giovedì 7 novembre 2013

LA FINE DEL VIAGGIO

Oggi, giovedì 7 novembre 2013, non ci terrà la lezione introduttiva del Corso di Fumetto Sottoilponte.
Dopo diciotto anni di vita, il corso di fumetto creato da Cosimo Lorenzo Pancini e Alberto Pagliaro e sostenuto per tre lustri dal Comune di Firenze non avrà un'edizione 2013-2014.
Il corso, insomma, defunge appena raggiunta la maggiore età.

Diciamolo: è molto strano per noi mancare all'appuntamento tradizionale del primo giovedì di Novembre dopo Lucca Comics. A quella prima lezione che spesso si trasformava in un'appassionata descrizione di cosa vuol dire dedicare la propria vita al comunicare per immagini. I quasi vent'anni dedicati all'insegnamento del fumetto ci hanno permesso di imparare tanto, di conoscere moltissimi amici, di scoprire talenti che adesso riconosciamo stimati professionisti. Abbiamo parlato di fumetto, ma anche di comunicazione per immagini in generale, di sceneggiatura, di grafica, di illustrazione digitale, di cinema, di giornalismo grafico. Un viaggio straordinario, che ci ha lasciato moltissimi bei ricordi, e per il quale dobbiamo ringraziare molti compagni d'avventura.



E' stato Beniamino Sidoti a farci conoscere dapprima l'Arci di Via Manara, e poi il Centro Ludoteche di Giorgio Bartolucci di via del Proconsolo, che ci hanno ospitato prima di incontrare tramite Daniele Ciullini (allora al defunto Archivio Giovani Artisti) la bravissima Manuela Casi. Manuela, coordinatrice dei progetti giovanili al Quartiere 2, è stata l'angelo custode del nostro corso e e ci ha assistito, protetto e coccolato per quasi dieci anni nelle tre sedi del Q2: Villa Arrivabene, Area Pettini e Sala Sottoponte, coadiuvata (e negli ultimi anni sostiuita) da Tamara Morandini. A Marco Colangelo va il merito del sostegno, negli ultimi due anni, dei progetti di graphic journalism.

A loro vanno i ringraziamenti per averci permesso, in quasi vent'anni, di condividere la nostra esperienza con centinaia di allievi curiosi ed appassionati. Grazie all'aiuto del Quartiere 2 e del Comune di Firenze abbiamo potuto (almeno nei primi anni di collaborazione) invitare artisti come Giuseppe Palumbo, Sauro Ciantini, Andrea Camerini, Daniele Caluri a tenere lezioni per i nostri allievi. La collaborazione preziosissima con la Scuola Internazionale dei Comics di Firenze ci ha permesso negli ultimi anni, grazie alla generosità e all'impegno di Marco Bianchini e Sara Sasi non solo di offrire borse di studio per un valore di oltre 3000 euro l'anno, ma anche di gestire un mini corso di colorazione digitale. Non pochi sono i nostri allievi che hanno trovato nella Scuola dei Comics fiorentina un naturale seguito al corso di studi e - non di rado - uno sbocco professionale.

Sarebbe impossibile ricordare qui i nomi degli oltre seicento allievi che abbiamo avuto la possibilità di seguire in questi quasi venti anni. A metterli insieme: un branco di nerd rumorosi e occhialuti, di adolescenti mangafan cuoriciose, di universitari fuoricorso kefiati, quattordicenni problematici, ragazze gothiche, bimbi dodicenni dalla parlantina killer, disadattati sociali e fannulloni di genio. Come dire: la meglio gioventù, davvero. Di fronte alla loro esuberanza, il nostro metodo didattico è stato quello d'una sincera e agguerrita fede nella possibilità di tutti di farcela, tra ingiurie burlesche e condivisioni d'entusiasmi. A chi abbiamo amato di più non abbiamo risparmiato le critiche feroci, ricevendone in cambio astucci volanti, musi lunghi ed illimitata stima. Un metodo didattico ispirato alla trincea il nostro, che ci ha lasciato ogni volta esausti ed inaspettatamente felici.

Abbiamo insegnato quello che sapevamo in questi anni di evoluzione della narrativa disegnata. Alla fine degli anni '90 sembrava che il fumetto erotico fosse l'unico possibile in Italia: noi pubblicavamo su Selen e al corso ricevevamo sceneggiature di panettiere procaci e vignette irte di falli. Avremmo subito dopo cominciato il travagliato esodo degli immigranti clandestini italiani ad Angouleme, illustrando agli allievi le gioie del fumetto francese e le difficoltà dell'attraversamento della circonvallazione di Bordeaux. L'avvento del digitale e della graphic novel intimista li abbiamo vissuti tanto nel nostro lavoro quanto sulle tavole dei nostri allievi. Non ci siamo risparmiati neanche un momento new age, con una lezione zen a base di disegno con la mano sinistra che riscosse inaudito successo.

Non possiamo citarli tutti, ma non possiamo neanche dimenticare i più importanti. Linda Cavallini si presentava con decine di pagine di storyboard che ne dimostravano già la maestria grafica da fuoriclasse. Con Naomi Mallegni, Linda è stata una delle nostre collaboratrici più strette su progetti per case editrici come Humanoides Associees o Panini. E se alcuni come Lorenzo Pieratti, Marta Biagini e Arianna Mereu hanno applicato con successo la loro passione per il disegno a campi diversi dal fumetto (rispettivamente l'architettura, lo styling ed il fashion design), non possiamo non ritenerci orgogliosi di aver conosciuto giovanissimi Luca Saponti, Francesco della Santa, Francesco Chiacchio, Ilaria Falorsi e tanti altri autori di talento che continuano l'avventura nel mondo di fumetto e illustrazione, dall'autoproduzione di qualità alle grandi case editrici internazionali.



Meritano, infine ma non ultimi, di essere citati e ringraziati tutti i membri del gruppo nato intorno al progetto di Graphic Journalism Firenze a Fuoco Lento, che tra performance creative e serate alcooliche ci hanno insegnato che esistono altri sognatori a fumetti a cui lasciare il testimone di questi vent'anni di disegno: Bianca BorriAlessio PicciniLorenzo FarrisGiulia Ursenna DoratiBernardo AnichiniFrancesca GuicciardiniLivia D'AliasiSonia Frizzi, Chiara CordolaPierluca Arena, Laura Fontanelli, Zoe Cinel.

Ce ne saremo sicuramente dimenticati qualcuno. Ma se leggete queste righe e siete stati al nostro corso,  sappiate che in un modo o nell'altro, noi, i vostri orribili sgorbietti a matita li abbiamo amati tutti.
Giuro.


venerdì 10 maggio 2013

Dodici interviste grafiche in mostra a Palazzo Corsini



In occasione della XIX edizione di Artigianato e Palazzo, dal 16 al 19 maggio 2013, la Fabbrica Toscana del Fumetto espone alla Limonia Grande del Giardino Corsini di Firenze le tavole del nuovo progetto di graphic journalism Artigiani a fumetti - Creazioni di una vita di dodici artigiani toscani, una serie di dodici interviste grafiche realizzate per l'occasione dai disegnatori dell'associazione creata da Cosimo Lorenzo Pancini e Alberto Pagliaro che da anni si occupa di formazione nel campo della narrativa disegnata e di graphic journalism in collaborazione con la Scuola Internazionale dei Comics di Firenze e col Quartiere 2.

Cos'è il graphic journalism?
È un nuovo modo di utilizzare il fumetto come strumento di inchiesta giornalistica e di rappresentazione della realtà, che sviluppa le potenzialità della narrazione per immagini sperimentate dai romanzi a fumetti contemporaneii. In un'era di informazioni immediate e minimali che vorrebbe il mondo racchiuso nei 140 caratteri di un tweet o nello schermo d'un telefono intelligente, il giornalismo grafico affronta la sfida d'una riflessione che parte dagli appunti di prima mano e dai disegni dal vero, per interpretare il mondo con uno sguardo che risulta fedele alla realtà proprio perché personale e meditato.

Ecco quindi dodici storie realizzate da altrettanti giovani giornalisti grafici, che hanno scelto di partire nelle loro interviste da una medesima domanda, quella sui propri sogni di infanzia. Perché come il linguaggio dei fumetti nasceva più di un secolo fa rivolgendosi ai bambini, per evolversi poi ai giorni nostri in linguaggio nuovo ed adulto, con lo stesso percorso queste interviste cercano di capire cosa ha spinto ogni intervistato ad abbracciare la realtà unica dell'artigianato, con percorsi a volte segnati dal destino, altre fortemente voluti contro ogni pronostico.

Una galleria di personaggi straordinari, dall'orafo alchimista Alessandro Dari, al liutaio Fabio Chiari, dal formaio del legno Giampiero Bellucci al calligrafo Daniel Quinn. Non mancano un artista del profumo, Lorenzo Villoresi, che vuole distillare il profumo del deserto, e un plissettatore dal sorriso contagioso: Marco Viviani. E mentre Francesca Guicciardini, pittrice murale, è presente nel doppio ruolo di intervistata e intervistatrice (di Giotto Scaramelli, intrecciatore di vimini), Fiorenza Bartolozzi parla d'una vita tra moda e artigianato in legno, e Gabriele Filistrucchi parla della sua professione di truccatore. E c'è spazio anche per giovani intraprendenti, come Matteo Gioli, Ilaria e Veronica Cornacchini, che per gioco hanno cominciato a realizzare cappelli, e adesso si trovano a farlo di mestiere, o per artigiani artisti come Bryan Holt Moore, originario di Los Angeles, che ha trovato in italia il suo destino di falegname e marmista.

Le dodici storie in mostra verranno raccolte in un volume che proseguirà la raccolta di inchieste grafiche prodotte dalla Fabbrica Toscana del Fumetto, iniziata lo scorso anno con Firenze a fuoco lento – ricette di vita di nove chef fiorentini.

lunedì 2 aprile 2012

Primi studi dei partecipanti: Mort Cinder


Quelli che vado a presentarvi oggi sono alcuni dei disegni realizzati da Mort Cinder.
Potrei anche usare il suo vero nome, ma si perdere l'alone di mistero.
E poi così siete costretti a cercare su uichipedia e scoprire chi è Mort Cinder e colmare così la vostra voragine culturale (fumettisticamente parlando).

Comunque sia, questo è uno dei temi introduttivi che abbiamo sviluppato:
Mark Zuckerberg, l'uomo che ha creato Facebook, il nerd miliardario che sa tutto di 850 milioni di persone non conoscendone nessuna.
A breve (spero) gli altri lavori.
Intanto godetevi questi:








Scelta dell'inquadratura


Salve a tutti!
Non sto a dilungarmi: nel fumetto, la scelta dell'inquadratura è di fondamentale importanza.
È "la cornica" nella quale fate agire il vostro mondo.
Ogni vignetta è una piccola illustrazione, e ogni illustrazione ha bisogno della giusta inquadratura e della giusta composizione per funzionare bene.
La somma di tutte le illustrazioni daranno vita alla vostra storia.
Perché un fumetto sia coinvolgente, deve avere anche delle illustrazioni, e quindi delle inquadrature, che coinvolgano.
E alcuni metodi per far sì che questo accada sono questi:

1 - Basarsi sulle foto. Sebbene i puristi del disegno potrebbero bruciarvi come eretici per questo, è una cosa naturale: quando fotografate qualcosa, ma soprattutto qualcuno (es. il vostro personaggio), state scegliendo un'inquadratura. State decidendo dove porre l'attenzione.
State scegliendo cosa raccontare. Anche se non vi sembra, state più o meno facendo la sceneggiatura, lo storyboard del vostro fumetto.
Quindi un ottimo metodo è quello di copiare le foto che avete scattato al vostro soggetto, così come le avete realizzate.

2 - Iniziare a conoscere Marcos Mateu Mestre. Cercate qualcosa su internet, mentre io cerco di postarvi i suoi insegnamenti.

3 - Studiarsi come un libro sacro questa mirabile sintesi di Wally Wood: le ventidue vignette che funzionano sempre


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Un ottimo blog per imparare a colorare

Quello che vi propongo oggi è il blog di uno dei coloristi più dotati e simpatici d'Italia.
Si chiama Emanuele Tenderini, e vive e lavora a Venezia.
Il blog si pone come uno spunto di riflessione, ma soprattutto come una guida sui metodi di colorazione digitale del fumetto, non solo a livello tecnico ma anche di approccio "mentale".
Ci sono anche alcuni esercizi che potete svolgere.
È veramente un'ottima guida, sia che siate alle prime armi sia che siate già un po' rotti all'arte della colorazione.
Ovviamente, leggerlo non basta.
Dovete anche agire.


PS: Emanuele Tenderini è anche l'autore di quel capolavoro che è (anzi, era) Braccio Di Culo.
Correte a leggerlo.
Ora!

domenica 5 febbraio 2012

Un modo nuovo di fare fumetti al Q2 di Firenze



Da quest'anno il corso di fumetti del Quartiere 2 di Firenze, realizzato da oltre dieci anni in collaborazione con la prestigiosa Scuola Internazionale dei Comics, si evolve in un progetto più ambizioso, allo scopo di raccontare con il mezzo del fumetto la realtà attorno a noi. 


Il corso sarà dedicato infatti a quello che si chiama graphic journalism (o reportage grafico): un modo di fare giornalismo a fumetti che assieme alla graphic novel o romanzo a fumetti rappresenta la più interessante evoluzione della narrativa disegnata. 


Fotografare la realtà attraverso dei disegni, mettere in fumetto le parole ed i pensieri di personaggi tanto straordinari quanto reali: questo lo scopo di un mezzo diventa strumento di indagine, mezzo di informazione alternativa, strumento di riflessione della realtà, adatto agli strumenti di lettura digitali ed alla comunicazione dell’era social.


Può sembrare una cosa complessa, ma non lo è assolutamente: e basta - per capirlo - vedere i risultati del corso dell'anno passato, raccolti in un volume  intitolato Firenze a fuoco lento, dedicato a brillanti e godibilissime interviste a fumetti ai cuochi di alcuni ristoranti fiorentini. 






Il corso del nuovo anno così come il volume "Firenze a Fuoco Lento" verranno presentati il 23 Febbraio 2012 alle 18 presso la Sala Consigliare del Q2, a Villa Arrivabene in piazza Alberti a Firenze. Un occasione imperdibile per tutti coloro che vogliono affrontare un’esperienza di creatività che dal disegno alla narrativa, dalla grafica alla comunicazione digitale si presenta come una vera full immersion nella creatività contemporanea. 


Tenuto da Cosimo Lorenzo Pancini e Alberto Pagliaro, si terrà nella tradizionale sede “Sotto il ponte” di Via Lorenzo di Credi, ma alcune lezioni relative alla colorazione digitale e all’impaginazione verranno tenute presso la Scuola Internazionale dei Comics - partner dell’iniziativa - che offrirà al migliore dei partecipanti al corso una borsa di studio del valore di oltre 2000 euro.




Va sottolineato che il corso, grazie alla generosa sponsorizzazione del Q2 ha un corso assolutamente alla portata di tutti: solo 30 euro per seguire un processo di creatività  che parte dall’ideazione e arriva alla realizzazione di un reportage a fumetti, in un percorso nel quale, più che la capacità di saper disegnare, sono necessarie la voglia di sperimentare e di imparare a vedere la realtà in modo diverso.

L'appuntamento per tutti gli interessati è per il 23 Febbraio 2012 alle 18 presso la Sala Consigliare del Q2, a Villa Arrivabene in piazza Alberti a Firenze. Per qualsiasi dubbio o informazione potete utilizzare lo spazio commenti di questo sito o la pagina facebook ufficiale del corso.


Non mancate... e non dimenticate di consigliare il corso agli amici!








domenica 29 maggio 2011

Graphic Journalism: il racconto di Pierluca

Arriviamo così al nostro ultimo racconto.
Ultimo ma non ultimo, visto che l'ho postato con un ritardo mostruoso.
Però, se l'ho presentato così tardi c'è un motivo; anzi, più d'uno.
Sono un buddha fannullone, e questo si sapeva.
Mi è passato di mente, e questo ci riconduce alla frase sopra.
E poi è un racconto difficile da introdurre, davvero, perché è davvero una storia triste, seppur bella.
Non sono credibile?
C'ho provato.
E allora che vi devo dire.
Immaginate un giradischi.
Immaginate un padre che ha combattuto per lui, per voi, per noi, per tutti, credendo in qualcosa.
Ha combattuto ed ha perso, e con lui un'intera generazione.

E speriamo solo che la nostra non sia l'ennesima generazione di perdenti.
Sento già le frustate.
Thirtyfour!
Thirtyfive!
Thirtysix!

Non manca molto, al Thirtynine...